Segnalato da Michele
“Quello che è successo dopo la battuta di Berlusconi sui gay mi ha spinto a fare una riflessione. […]
Invidio sinceramente quanti in questi giorni hanno rimproverato in nome della superiorità morale le parole e i comportamenti del Presidente del Consiglio. L’invidio perchè invece io ci vedo il peggio di quello che a volte diciamo, facciamo o anche solo pensiamo. Proprio noi, noi maschi, adoperando certe espressioni da caserma non abbiamo la delicatezza di accorgerci che qualcuno attorno a noi è profondamente turbato. Ma anche noi professionisti dei media che neanche per un attimo, ad esempio, ci siamo ricordati che Ruby prima che una bella donna da concupire è una ragazza minorenne, problematica e in fuga. E fino a poche ore fa tale era: una che potrebbe essere semplicemente nostra figlia. Una figlia fragile, malgrado le apparenze. Cosa penseremo se qualcuno di noi ironizzasse, ammiccasse o, peggio ancora, approfittasse di nostra figlia? Continueremo a darci di gomito? Continueremo a pubblicare queste fotografie, questi filmati hard vergognosamente sdoganati solo dal fatto che erano passate poche ore da che compisse 18 anni? Anche per questo, per il modo indegno con cui abbiamo trattato e strumentalizzato la fragilità di Karima ( vero nome di Ruby ndLadyradio) io non mi sento meglio del nostro Presidente.
Ma proprio per questo gli vorrei chiedere, sommessamente, di non rivendicare davanti alle telecamere i nostri difetti, le nostre miserie, le nostre PORCATE (bisogna chiamarle anche così, col loro nome: PORCATE), come qualcosa di cui vantarsi allegramente. Ci sono cose di cui tutti noi dobbiamo semplicemente vergognarci. Cose di cui chiedere scusa, cose inconfessabili perfino a noi stessi. E se qualcuno ce le deve perdonare questo qualcuno ha la lettera maiuscola.
Aggiungo per chiudere, e mi scuso mentre lo faccio, una cosa personale: da tanti anni nella mia libreria hanno un posto speciale due grandi artisti: si chiamano Pier Paolo Pasolini e Giovanni Testori. Due gay. Meglio, due omosessuali. Ma soprattutto e innanzitutto due grandi Maestri che purtroppo sono scomparsi.
I miei figli, e qui mi tiro in ballo personalmente, quella presenza scandalosa l’hanno sempre avuta sotto gli occhi, ne sono stati contagiati e mi hanno visto e mi vedono continuamente ricorrere ai loro libri in cerca di spunti, di riflessioni, di idee, magari anche per dire meno banalità possibili (amesso che io ci riesca).
Allora oggi che non ci sono più, di Pasolini e Testori mi mancano: la lucidità, l’intelligenza, la compassione per gli altri e persino la loro scandalosa passione per Cristo.
Potrei mai dire a questo punto, io, che sono migliore di loro?”
Massimo Bernardini
Tv Talk
6/11/2010