9° Festa del raccolto

Il 16 settembre, al CSOA Officina 99, è accaduto qualcosa che tutti i cittadini del quartiere avranno, sicuramente, visto, letto o sentito: la GdF ci ha fatto visita, sequestrando otto piantine e fermando nonché denunciando 6 persone che erano presenti nella cucina di Officina per preparare il cibo della festa Adunata Sediziosa, prevista per la serata.
Non è un caso che ciò sia accaduto proprio quel giorno: il 1° giorno della nostra festa che vuole, da sempre, concentrare l’attenzione sulle attività e sulle pratiche di Officina 99. Una provocazione che ha come scusa quelle piantine che, da almeno dieci anni, sono presenti sul terrazzo di Officina: messe lì e visibili a tutti (anche alla Guardia di Finanza che è di fronte) per testimoniare la nostra lotta antiproibizionista.
Siamo convinti che il proibizionismo sulle sostanze sia la causa del mercato illegale degli stupefacenti e dell’arricchimento di quel malaffare che tormenta la nostra città. Se il proibizionismo fosse abolito, crollerebbero i traffici illegali e scomparirebbe lo spaccio clandestino.
Come in America, molti decenni fa, quando il proibizionismo sull’alcool fece moltiplicare i profitti della mafia americana che si dedicava allo spaccio clandestino degli alcolici e che segnò la fine di quegli affari illegali quando alcolici e super alcolici furono legalizzati.
Il nostro impegno, su questo problema, è fatto di tante iniziative sulle sostanze (come le feste della semina e del raccolto): di ricerca, d’informazione, di riduzione del danno.
Allora perché quell’operazione improvvisa dei finanzieri?
Noi crediamo che il vero motivo sia quello di criminalizzare Officina 99 per tutto ciò che ha rappresentato e rappresenta in città e nel quartiere. Un luogo aperto a tutti, di confronto, d’iniziativa sociale e politica, di produzione ed offerta di cultura alternativa.
Officina si è sempre battuta per il rispetto del territorio, per la sua vivibilità e per la salute dei cittadini: così come fummo in prima linea, con i cittadini di Granturco, per riattivare il campetto sportivo di fronte alla sede della Municipalità, abbandonato al degrado, per restituirlo ai cittadini, per lottare contro la discarica nella Manifattura Tabacchi, così, oggi, siamo al fianco dei cittadini e dei comitati di Ponticelli e Napoli Est contro l’inceneritore che intendono costruire proprio a poche centinaia di metri da qui.
Siamo stati e siamo al fianco dei cittadini per rivendicare una buona qualità della vita, per creare strutture e servizi nei quartieri , migliorare la viabilità, la visibilità, costruire scuole, servizi sociali, luoghi di ritrovo; per chiedere bonifica e riqualificazione; per pretendere investimenti sul lavoro e contro la precarietà; per unirci a tutte le persone che lottano per i propri diritti e per i loro bisogni.
È questo che vogliono criminalizzare: il nostro essere dentro i territori per unirci alle lotte dei cittadini, per esercitare opposizione alle politiche che impoveriscono, ammalano, emarginano le persone. Altrimenti, non si spiegherebbe perché in una città dove le piazze di spaccio sono presenti in tutti i quartieri e conosciute alle forze dell’ordine, si fa un blitz ad Officina, per piantine note a tutti e simbolo di una provocazione politica.
Tutto ciò non ci spaventa né ci farà indietreggiare di un solo passo.
Officina è e resterà un riferimento per tutti quanti vogliono rivendicare i loro diritti e lottare per i propri bisogni. Ai cittadini chiediamo di restare al nostro fianco sulle battaglie reali per l’ambiente, la tutela della salute, per il lavoro, contro la precarietà.
CSOA Officina 99 – Laboratorio Occupato Ska

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