Se c’è una cosa che mi irrita più degli idioti pro-Mussolini sono i cinici di sinistra. Giuro.
Per quanto sia un parere strettamente personale il mio e con questo post non intendo offendere nè tantomeno prendermela con tutta la sinistra in toto.
Leggo spesso e sento anche commenti sprezzanti sulla trasmissione di Fazio e Saviano “Vieni via con me”.
” Sì beh..carina, ma santoiddio quanto buonismo!”
” Ah ecco..arriva Benigni e adesso tutti si sentono più buoni e intelligenti!”
” Beh c’era Ligabue…gran cultura eh!!”
Basta.
Ha detto tutto Cetto Laqualunque ieri sera elencando proprio queste frasi fatte.
Non credo che “Vieni via con me” sia una trasmissione estremamente impegnata e complessa, è molto semplice, diretta con contenuti non proprio leggeri da digerire ( Camorra, Mafia, ‘ndrangheta ed eutanasia..sai com’è!).
Non penso che sia rivolto solo ad un pubblico che già sa, colto o perlomeno cosciente da un punto di vista politico. Si rivolge a tutt* e si sa che non tutt* riescono a comprendere bene il politichese o determinati argomenti.
Non mi sembra di aver visto scene patetiche , niente pianti squallidi e fasulli, nessuna morbosità.
Cosa c’è di male nella tenerezza? Cosa c’è di male nella dolcezza, nella delicatezza?
Perchè si deve sempre apparire duri e puri ovunque?
Mi sono resa conto di questo distacco verso la realtà più bassa, incolta, sradicata dalla cultura da parte di tutta una fetta sociale molto giovane, colta, rivoluzionaria ma sì anche arrogante.
Ci sono per fortuna ragazz* che parlano con il famoso “popolino” e danno ascolto alle loro voci. C’è chi discute e ragiona con quei “paesanotti” di Terzigno e Giugliano, con le famiglie di Scampìa e dei Quartieri Spagnoli, perchè è chiaro a tutti noi che anche in determinate realtà esistono persone perbene, oneste che lottano giorno dopo giorno per la propria libertà a scegliere un futuro migliore.
Mi rendo conto che molti di questi noti cinici non hanno idea di come si viva in una provincia corrosa dalla malavita, sanno cosa sia, vedono ma non hanno vissuto quella realtà, non sanno cosa significhi la mentalità del paesino, quante vite si ditruggono per questa paura che aleggia ovunque.
Non hanno idea di quanta povertà REALE esiste in Italia, di cosa pensino questi nuovi poveri.
Un amico restò basìto nello scoprire che a Terzigno tutti si conoscevano fra loro. Ma dai?!
Un altro mio amico non riusciva a concepire l’idea che in alcune province Campane ancora ci si sposi a 15-16 anni per riparare al “danno” (una gravidanza inaspettata…). Altri rimasero di stucco quando videro 2-3 famiglie rinchiuse in un microappartamento dei Quartieri Spagnoli.
Altri ancora non mi credono quando riporto certi discorsi assurdi e spesso squallidi di persone all’apparenza perbene e ben inserite nella Società. Esistono madri incoscienti che abbandonano i figli davanti ad un televisore o per strada, padri violenti che continuano a picchiare moglie e figli restando impuniti ( la denuncia è un’offesa verso tutta la famiglia), uomini e donne legati da relazioni sentimentali gestite quasi del tutto dalle rispettive famiglie, rispettatissimi docenti che spacciano in segreto cocaina perchè a stento riescono ad arrivare a fine mese, fascistelli che spammano blog e pagine facebook dalla mattina alla sera per il mero gusto di compiere un’azione mafiosa e stupida (convinti che in questo modo il Femminismo verà eliminato..certo, certo).
Insomma..c’è del marcio in Italia e se una trasmissione elegante, diretta ed educativa riesce a colpire anche questi italiani, facendoli ragionare, capire, dibattere, non posso che congratularmi con chi ha ideato e programmato tutto e i commenti cinici che restino chiusi in un baretto del centro tra un amaro e un sigaro. E’ indubbio che non si puo’ apprezzare tutto per partito preso ma neanche demolire ogni cosa perchè non è abbastanza dura la linea presa.
Noi “povera gente” apprezziamo.
Ah altra cosa…non farò mailbombing pacifico come gira voce in molti gruppi Femministi. E’ appena cominciato il loro palinsesto, non credo che una sola trasmissione possa inserire qualunque discorso possibile ed immaginabile, c’è talmente tanta feccia in Italia che non basterebbe un solo anno per elencarli e distruggerli tutti. Inoltre ho visto contenuti femministi e credo che proporre idee va benissimo ma non me la sento personalmente di forzare le cose.
Prosit.
” Il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d’amore”
“Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza”
Ernesto Che Guevara
“Sono un pessimista a causa dell’intelligenza, ma un ottimista per diritto”
Antonio Gramsci
“È ricercando l’impossibile che l’uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo”
Michail Alexandrovic Bakunin
heheh concordo ( ps: io sono strafan di anarcofemminismo e potrebbe anche mandarmi a cagare, non farebbe niente)
Ringrazio anzitutto anarcofem per avermi segnalato questa discussione 🙂 mi ha fatto molto piacere leggere qualcosa di genuino e che afferisce a qualcosa che conosco e su cui mi sono interrogato. condivido il dubbio generale nei confronti del mondo-tv, tanto per dire in appartamento da me non abbiamo ancora preso il digitale terrestre e non credo lo prenderemo, del resto la tv non la usiamo se non per vedere qualche film e raramente. tuttavia anch’io sono stato uno di quelli che ha seguito Vieni via con me pur non guardando la tv in genere, insomma è stato uno “sforzo ben preciso e direzionato” quello di accendere il televisore a quell’ora e su quel canale, all’inizio per pura curiosità, poi per interesse. Sono rimasto soddisfatto di come si è svolta la trasmissione, qualche momento è stato unu po’ soporifero ma mi ha sempre portato a seguire le puntate successive, se ero in casa e non avevo impegni. Capisco molto bene che chi fa attività politica in prima linea e sia molto “agguerrito” possa non trovare pane per i suoi denti in un contesto simile, o possa essere in disaccordo col mezzo di comunicazione. Non volevo dilungarmi ma butto giusto questi due ciottoli nel lago (l’acqua come conduttore e quindi condivisione, wow!). primo sassolino: amo essere radicale nel rifiutare di essere radicale. quando sono radicale lo sono consapevole delle strumentalizzazioni, dei pro e dei contro, con uno scopo e un obiettivo. generalmente però evito, perchè non credo produca il tipo di effetti reali che ricerco. secondo sassolino: la tv è un mezzo, imbruttito e incattivito. ma se adesso sono davanti allo schermo di un pc al posto di ammirare il tramonto la fuori dalla finestra, significa che evidentemente la società e i suoi metodi di interagire, crearsi e modificarsi, comunicare, sono cambiati. chi vuole rinnovare la società deve accettare di utilizzare mezzi efficaci e coerenti all’epoca. se scrivessi in MORSE quanti mi capirebbero?
per il resto, buone cose e a presto ; )
… tra i luoghi in cui si faceva politica in passato ho dimenticato il massiccio contributo delle scuole e delle fabbriche, dove c’era un’agibilità politica che oggi ci sogniamo!!
Ciao. Vieni via con me non è un programma rivoluzionario, ma nello scenario asfittico della ns tv è una lucina nella notte, che insieme a (pochi) altri programmi può avere un senso, può dare visibilità a quelle realtà che di solito vengono ignorate o appena sfiorate, e ogni piccolo aiuto è benvenuto. Poi che abbia uno stile “popolare”, che ai radical chic da fastidio, è anche la ragione del grande successo d’ascolto. Che si trasforma in un grande messaggio alla dirigenza Rai e alla politica. Anche questa è resistenza. E’ una trasmissione intrinsecamente onesta e coerente (per ora), la gente lo percepisce e penso che sia per questo che piace, al di là di qualche momento non riuscito (a me per es. Paolo Rossi non è piaciuto).
Poi è vero che nuove forme di socialità – star davanti a un video per es. – stanno prendendo il sopravvento, o c’è il rischio, anche per far politica. Anni fa la politica si faceva esclusivamente nelle sedi di partito, nelle sedi dei collettivi (femministi o altro), nelle strade e nelle piazze. Gli strumenti erano i ciclostilati e il megafono. La gente usciva, se voleva protestare doveva necessariamente unirsi e condividere fisicamente il luogo della discussione, della progettazione, della protesta. Oggi una parte di questa attività politica si fa come il telelavoro: comodamente da casa mia condivido le mie idee con gente che abita dietro l’angolo oppure a 500 km di distanza. Ci sono molti pro: il popolo di facebook ha organizzato senza uscire di casa il No B. Day, una imponente manifestazione nazionale senza avere una frazione della struttura di un sindacato o di un partito. I contro: pensare che stai facendo politica solo perchè posti un’idea (posto ergo sum), senza mai calarti nella realtà sporca e cattiva della politica vissuta sul territorio. Oppure che la partecipazione (senza la quale non c’è libertà) sia guardare Vieni via con me spaparanzato sul divano. Però al momento mi sembra che ci sia una rinascita della partecipazione, una riscoperta dopo anni di imbambolamento, e queste immagini lo confermano
http://www.youtube.com/watch?v=8HYHnxbct7I&feature=related
quindi tutte le trasmissioni che possono contribuire alla presa di coscienza ben vengano. Almeno un inizio di presa di coscienza, poi sta a ognuno di noi proseguire sulla strada della conoscenza e della libertà.
Anarco, generalmente sarei d’accordo con te riguardo la TV ma non questa volta: il fatto che Maroni si stia prodigando tanto per smentire quello che ha detto Saviano durante il suo monologo fa capire quanto una trasmissione del genere, sebbene non rivoluzionaria, possa essere pericolosa per chi ci vuole ancora più addormentati di così. Arroccarsi in una torre non so quanto sia utile… Anch’io vorrei che tutti spegnessero la TV e accendessero il cervello, ma, salvo invasioni aliene e simili, non penso accadrà molto presto. Se nel frattempo questo media riuscisse a veicolare ogni tanto qualcosa di decente non sarebbe una cosa così pessima.
Per quanto riguarda la trasmissione in sé, non è rivoluzionaria e ogni tanto scade nella noia, nel cliché e nel buonismo a buon mercato, ma ha anche degli ottimi momenti (a me, ad esempio, i monologhi di Saviano piacciono, e lo spazio dedicato a Mina Welby e Beppino Englaro sono stati sacrosanti, così come ho apprezzato Albanese).
Per il resto hai ragione, La TV è un “distrattore di massa” anche perché ti abitua a non riflettere (le immagini e i suoni si succedono sempre più serrati e lasciano poco spazio al pensiero, è un’alluvione di stimoli che ingoia tutto), ma ha anche la capacità di raggiungere un’enorme quantità di persone, spesso poco informate. L’informazione data dalla TV, per questioni che attengono nello specifico al mezzo, non sarà mai approfondita quanto quella letta su carta o in Internet, ma ha ancora la capacità di diffondere le informazioni in maniera capillare e volerne ignorare il potere può essere controproducente.
Ma infatti io proprio questo dico!
Concordo in strapieno con te, il problema è che la televisione esiste ed ha modificato intere generazioni ( Pasolini docet), quindi finchè c’è è bello che esistano programmi decenti, poi è indubbio che basta spegnere la tv o vedere altro, la libertà di poter scegliere è insindacabile, così come esprimere anche un’opinione negativa sul programma.
Postare video della trasmissione è mera condivisione, Facebook ha questa unica cosa positiva.Quante volte si postano video di “Parla con me ” o ” Report”, due trasmissioni eccellenti a mio avviso. Il problema sono i commenti acidi e distruttivi, che incitano tutti a non guardare la trasmissione perchè è sciocca, priva di contenuti, parole di giornalisti di destra in bocca a persone che si dichiarano di sinistra. Una volta tanto si mette in chiaro lo schifo della lega e del Vaticano..alè!Sono anche queste le radici dei nostri danni, alla base di una carica sotto la gru c’è tutto un sistema mafioso, la famosa “Altra Società” e se ne deve parlare. Poi non credo che la trasmissione sia stata improntata sul dibattito politico, si da’ voce a chi viene zittito..ma meno male! Se poi mi annoio, spengo.
Ladyradio, come ti dicevo per una volta (una!) non sono d’accordo con te.
Va bene la vicinanza con la “base”, per dirla in forma partitica o, per dirla a modo mio, va bene ascoltare il popolo e i suoi bisogni…ma siamo proprio certi che il popolo abbia bisogno della televisione? L’unico momento decente della tv di questi ultimi anni (ma faccio poco testo perchè non guardo la tv) è stata l’intervista ad Annozero di quella donna sotto la gru e quando l’operaio in diretta fece una cazziata esagerata ai politici presenti nello studio, insomma quando la realtà irrompe nella televisione ed esplode come una bomba nei cervelli addormentati della gente. Tutto il resto del tubo catodico è fuffa, ed è di una noia mortale. Il fatto che qualcosa emerga in mezzo a tanta merda non mi sembra oro, mi spiace. Sarà anche una trasmissione che parla potabile, che fa parlare la gente, ma non mi pare che ci sia questa grande discussione oltre a tutti quei video postati su facebook, tant’è che nelle piazze non si parla di quello. Forse nelle case dove si guarda la tv, dove la gente dopo cena riesce perfino a digerire soggetti come Fazio, Saviano e la Endemol, ma tranquilla che lì si parlerà anche di Grande Flagello o Amici.
Non lo farò neanche io il mailbombing per il semplice fatto che non mi rivolgerei mai al giornale/tv ma manco al personaggio Pincopallo per elemosinare una fetta di spazio come donne e femministe ecc ecc.
Però non mi sento cinica, e non mi sembra che loro siano teneri. Sono come i “circenses” per i Romani, intrattenitori e imbonitori veltroniani che incollano la gente alle sedie per non farla scendere in strada, sono lo sfogo e il calmante per un popolo represso e oppresso, per la donna che non lavora, per il cassintegrato, per quello che paga le tasse non ha votato Berlusca e si sente inculato. Sono l’espressione di quella società civile (e in Italia ce n’è) che passa la giornata incazzata per i soprusi che subisce e la sera si prende la pasticca per dormire. Ecco, io vorrei che tutti spegnessero la tv e continuerò a fare campagna affinchè questo avvenga.
Prendo spunto proprio da quella frase di Bakunin che hai citato perchè non mi voglio limitare a guardare lo schermo, voglio molto di più, voglio i cervelli accesi, voglio che la gente viva.