Che c’è di male nel dire ad una donna ” Sei un bel bocconcino?”.

Ma chissà.

Cos’è un bocconcino? E’ un pezzetto di cibo, gustoso. Un assaggio di qualcosa.

In pratica dovrebbe essere un complimento paragonare una donna ad un pezzetto di qualcosa, ad un assaggino, un appetizer.

Ma vabè..è entrato nel linguaggio comune, no?

Però che strano, questa frase l’ha detta un uomo sulla sessantina (all’epoca..) ad una giornalista seria e rispettabile, seduta davanti a lui per un colloquio. Ad un colloquio si discute su ruoli, incarichi, paga, contratti. Si parla di LAVORO.

A cosa serve dire alla persona che dovresti assumere quanto è attraente? A cosa puo’ mai servire a questa persona in quel preciso momento un apprezzamento per qualcosa che non ha fatto? E’ il suo aspetto ed è oggettivamente apprezzabile. Beh?

A cosa serve paragonare la bellezza fisica, il fascino di una persona al cibo?

Un uomo adulto (anziano?), rispettabile (?), imprenditore (?), dovrebbe conoscere bene le regole del rispetto verso chi lavora e, soprattutto, dovrebbe sapere che donna o uomo che sia, quando si tenta di assumere qualcuno, non è proprio consigliabile affidare un determinato incarico e/o ruolo ad una persona che si crogiola nel sapere che il proprio aspetto è bello, mentre si parla di cose pratiche e importanti come un LAVORO.

No?

A chi desiderano affidare ruoi e incarichi importanti questi personaggi? Si è scoperto poi con gli anni a venire. E si è visto il risultato.

Se un uomo mi dice ” Sei un bel bocconcino” lo ignoro o gli rispondo ” Peccato che tu non abbia i denti, pirla!”. Perchè?

Beh perchè io sono adulta, vaccinata e so bene che un uomo adulto e vaccinato per lusingarmi non ha bisogno di paragonarmi ad una cosa che mi ritroverei in un piatto quando ho fame. Mi farebbe sentire un assaggio da mandar giù, digerire e prendere vita solo in occasioni leggere ” Ho mangiato quel bocconcino lì..umm..una delizia!”.

Eh no.

Non credo che se voi uomini durante un colloquio vi sentite dire ” Sai che sei una bella fava?” vi sentireste lusingati, soprattutto se davanti a voi c’è una donna che dovrebbe essere il vostro capo..al massimo penserete che questa signora (sessantenne) voglia provarci con voi e che questo comporterà tutta una serie di lusinghe future per mantenere la sedia sotto al sedere.

Fosse stata anche giovane e prestante, avreste comunque capito che la vostra carriera sarebbe partita con la lusinga squallida, la sornionaggine e forse qualche prestazione sessuale.

Esagero? Io non credo. E si è visto infatti.

Un uomo deve stare attento alle parole che usa, al contesto soprattutto non per bon ton e galanteria anni ’50 ( perchè tanto cadeva tutto quando la mano si poggiava con tanta facilità sul sedere).

Si tratta di rispetto verso una persona, qualunque essa sia, si tratta di Umanità, decoro verso gli altri. Ma probabilmente chi non possiede queste qualità, non ama le donne, le persone.

Una persona che continua ad usare frasi simili, vantandosene senza mai smentirsi, è evidentemente qualcuno che ha rispetto forse solo verso se stesso. E allora non puo’ governare.

Un uomo del genere non meriterebbe neanche lo sguardo di una donna.

Ce ne sono tanti in Italia, dilagano. Forse non meritano neanche la propria sessualità.