Il tipico killer psicopatico? Ve lo (ri)svelo.

Lo sfigato da film anni ’80? Non mi fa ridere.

MIGLIAIA DI ISCRITTI AD UNA PAGINA FALSA? SU FACEBOOK SI PUO’!

I maschi puri del 2000

Commenti sessisti? Io li pubblico!

 

Era necessario doverci nascondere le mutande per sponsorizzare una festa democratica?

Perché scaldarsi tanto? Sono solo due gambe nude!
Ebbene…non concordo per nulla.
Vi spiego secondo il mio punto di vista perché questo manifesto è davvero inappropriato.

Facciamo un passetto indietro:

Il PD sositene una campagna (ideata e gestita dalla direttrice de “L’Unità”) a favore del rispetto dell’immagine della donna in Italia, soprattutto dopo i diversi scandali sessuali che hanno coinvolto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Il sessismo nella politica di destra è imperante se non fondamentale: attrae una bella fetta di ignoranti trogloditi.
Inoltre atteggiamenti grossolani, volgari, maschilisti fino alla nausea di Ministri ed esponenti di partito appartenenti all’area estremista e non solo della destra italiana,  permette il rafforzamento del noto luogo comune fascista che vuole i simpatizzanti di idee politiche di sinistra, come un branco di intellettuali noiosi e moralisti, avvizziti da pensieri troppo utopici per essere definiti utili.

E allora come difendersi da simili ingiurie?

Le Signorine di Val

www.lesignorinedival.com

Usando le donne come militari per il proprio esercito partitico.
Donne di qualunque età, razza, religione, partito: tutte ma proprio tutte dovranno schierarsi contro il sessismo berlusconiano e destronso affinché la Sinistra vinca e il potere Fascista venga destabilizzato.
Tutte le campagne per le donne, le battaglie, le lotte, le rivoluzioni seppur piccole, gestite da donne apartitiche prima dello scandalo che ha permesso alla Sinistra italiana di agire, sono state completamente spazzate via.
“Se non ora quando” è un motto fuori luogo, perché da anni esistono centri antiviolenza, comitati per la difesa della parità dei diritti Umani, associazioni Femministe.
Invece il termine “Femminista” viene visto come sprezzante da tantissime persone, ancora! Ancora la Sinistra deve capire cosa sia e ancora utilizza i motti Femministi, le lotte Femministe quando gli aggrada e quando gli conviene.

Il poster? Eccoci. Ci siamo arrivat*

In Italia stiamo vivendo così un Medioevo dell’evoluzione sessuale e Umana: gli stupri aumentano esponenzialmente, gruppi di maschilisti violenti intasano la Rete con blog e siti web che superano il ridicolo, aumentano sparizioni e uccisioni di ragazze, bambine, donne per motivi sempre legati al proprio sesso. Uccise in quanto donne e quindi (in Italia): in quanto mogli, in quanto fidanzate, in quanto amanti, in quanto sorelle, in quanto nipoti…in quanto portatrici di un abito imposto dalla Società e che richieda, per forza, sottomissione. La ribellione porta alla morte, allo stupro, al degrado psicologico.
E dunque mi chiedo: un partito come il PD con un’esponente di rilievo come la Bindi, umiliata nel suo essere donna dalle parole di un anziano e patetico Berlusconi, come puo’ commercializzare e diffondere un evento importante che racchiude l’essenza di tutti i pensieri di Sinistra (e, dunque, antifascisti e antisessisti)  collegando un claim metaforico sul vento e le novità all’immagine di una ragazza giovane, magra e tutta in rosa che cerca con difficoltà di abbassarsi la gonna mentre una folata di vento prova a svestirla per mostrare, immaginiamo noi, un paio di mutandine?
E se date un’occhiata alla versione Man del manifesto vediamo invece una cravatta rossa che svolazza allegra sotto un mento fiero.
E giustamente il richiamo a Marilyn (anni ’50-’60 non a caso) va benissimo. Il richiamo a una campagna pubblicitaria dedicata al business e al successo per gli uomini invece fa molto anni ’80.
Quale vento innovativo state portando?
Perché non sfruttate la creatività di così tante italiane e italiani per la creazione di un manifesto come si deve?!
Devo essere io a ricordarvi con chi dobbiamo avere a che fare tutti noi giorno dopo giorno?
Devo essere proprio a chiarirvi l’idea che qui non stiamo facendo le bacchettone ma che la situazione è gravissima?
Per rinfrescarvi la memoria:

Richiamo alle armi

La famosa sconfitta è dietro le porte.
Quindi i fascisti e i consulenti di immagine, incluso forse qualche sociologo da 4 soldi, richiamano alle armi i burini.
Quale tattica migliore se non riempire di frasi xenofobe, razziste, violente gli slogan per sconfiggere la sinistra nella bella Milano?
Come mai osano tanto? Sono pazzi? No.
I fascisti italiani e mafioli studiano alla perfezione tutte le frasi tipiche di quell’ Italietta ahimé lasciata in penombra ma che si espande sempre più: quell’Italietta fatta di persone represse, stanche e cresciute con i dogmi religiosi.
Non parlo di ignoranti e qualunquisti, parlo di un raggio di persone ben più largo!
Studiano il modo di parlare con questi “stupidi”: perché loro sanno bene che i loro sostenitori sono o criminali o affaristi o imbecilli.
Li trattano da tali e così continueranno, sempre!
Stanno istigando questi imbecilli a compiere violenza psicologica (se non fisica) contro tutti coloro che non la pensano così.
Li incitano a combattere questi mulini a vento, tutto per un loro interesse.
E come mai non vengono fermati i fascisti in Italia?
Perché è concesso loro dire simili merdate senza subìre palate di sterco in faccia?
Come mai un Von Trier viene bloccato (giustamente!) a Cannes e qui un Presidente del Consiglio spara frasi naziste con tutta tranquillità? Non lascia sgomenti nessuno?
E’ facile amare l’Italia quando vai a sfilare sul red carpet nella bella Venezia o quando compri casa in una campagna Toscana gioiendo delle meraviglie naturali. E’ meno facile capire che il nsotro (vostro) premieruncolo blocca un canale statunitense come Current. Ma guarda un po’! Ma davvero?!
Ma come? Avete una dittatura lì? E io che pensavo fossero solo un paio di clown! E io che sghgnazzavo a vedere le chiappe ignude di politici in villa sotto il sole della Sardegna. Ma toh!
E intanto l’armata del letame si appresta a scontri verbali contro i “COMUNISTI!!”, creando tensione, odio, rabbia, tutta incanalata verso chi cerca di salvare il salvabile.
In questo modo lasciano sfogare tutta la repressione verso la Pace, per permettere alla Guerra di avanzare a passi da gigante.
E quando verranno a prendere loro…saranno soli e senza forze.

 

L’Italia che muore

Mi sento male a leggere questa notizia.

Una delle tantissime che passano in sordina.
La solita immagine antistupro presente ovunque, la solita ragazza senza faccia.
Io sono andata a visitare il profilo facebook di 2 degli stupratori 19enni.
Avete la minima idea di quanti ne vedo così in strada? Una marea.
Ragazzetti ai lavori forzati che spendono e spandono in tatuaggi, estetista. Una situazione alla Gomorra diranno molti. No. Una situazione italiana.
C’è chi al potere intanto crea leggi ad personam e lascia questi qui in casa.
Cosa credete che succeda? La famiglia li sgriderà? In zona li guarderanno male?
Macchè!!
Si faranno i loro bei domiciliari, aspetteranno un po’ e poi tutto passerà. In casa diranno che la colpa è tutta delle ragazzine, stessa cosa nel quartiere. Perché quelli sò bravi giovani.
Così funziona. Parlo di un Sistema, di un altro Mondo che man mano cresce, si amplifica.
Perché queste famiglie si ingrandiscono e questi sistemi diventano la norma. Non esiste una riabilitazione per questi ragazzi, non esiste nulla di tutto questo. Perché se vedi il tuo Presidente in carica vedi loro. Un vecchio che compra donne giovanissime, spende e spande e passa il suo tempo a mascherarsi la faccia. Parla con frasi fatte, volgari, squallide, umilia donne e uomini, soprattutto gli intellettuali. Perché così sa di avere in mano questi ragazzi, questo tipo di persona.
L’ignoranza crea violenza ed è verissimo.
Non parlo di libri elevati ma di una semplice istruzione, la cultura di pensare prima di agire e di sapere che nella vita hai altre possibilità.
Per i ragazzi di quartiere e quelli cresciuti in questi ambienti cosa credete che succeda? Quale chance avranno in futuro? La loro priorità sarà fare soldi e crearsi una famiglia. Perché è questo il loro scopo, per questo sono nati e cresciuti: soldi e famiglia.
Non il rispetto alla famiglia: moglie e figli.
Io non mi stupisco delle amiche di una donna uccisa misteriosamente che dichiarino quanto erano felici i coniugi prima della sua scomparsa. Perché? Perché non esiste “smerdare” così la famiglia e la coppia, era una casalinga, lavava e stirava, badava al figlio e alla casa. Quindi era felice. Il marito portava i soldi. Questo bastava.
Poi amanti, prostitute e quant’altro sono solo contorni normali.
Esiste uno Stato di apparenza e lo Stato reale, quello che comanda e ti comanda. E tu sei schiavo di entrambi. Per questo motivo chi ragiona così se la prende con qualunque politico italiano, da Prodi a Berlusconi tutti fanno schifo, perché ci sono problemi che lo Stato apparente alla fin fine non risolve mai. Una continua frustrazione da sfruttato, da schiavo.
La lotta fa paura. Perché se lotti ti evidenzi, ti metti in luce, fai vedere che non abbassi la testa e se ti allei con quelli che manifestano sei una persona da tenere d’occhio.
Va bene lamentarsi sull’autobus, dal fruttivendolo, dal farmacista, quattro sfoghi qualunquisti e tutti a casa a lavare, stirare, con lo stupratore ai domiciliari come vicino. Resterà lì e non cambierà. Perché tanto lo Stato di apparenza si fa le leggi come vuole. Ci penserà lo Stato reale a prendersi il ragazzino, portandolo a spacciare magari e dandogli il futuro che voleva: la famiglia, i figli e le prostitute russe.
E non parlo solo di Campania.
I leghisti sono identici, buzzurri e cammorristi come questi munnezzaioli qui (come amano parafrasare i residenti al Sud).
Anche loro tengono tanto alla famiglia apparente, vivono di dualismi e di semianalfabetismo. E se ci piazzi uno così al potere, che magari fa il Sindaco, il Ministro o chissà che altro ruolo importante per il Paese, ti senti sicuro e sai che anche tu potrai avere. Schiavi. Tutti schiavi.

Voi andrete a votare.
Da schiavi o da ribelli?

Ti punisco le donne

Qual è la violenza più antica del Mondo?

No..non parlo di armi da fuoco. Parlo di stupro.

Consiglio vivamente la lettura del libro “La metà dimenticata” della scrittrice Xin Ran.

Tra le tante storie (vere) che la scrittrice ha raccolto grazie al suo programma radiofonico al femminile, una in particolare mi è rimasta impressa (tutto il libro è una perla rara). Dopo un tragico terremoto, moltissimi soldati cinesi stuprarono donne, ragazze e bambine disperse fra le ceneri. Quelle stesse donne, ragazze e bambine che chiedevano soccorso e aiuto.

Perchè?

All’epoca la Cina attraversava un periodo estremamente buio e in quell’area specifica, la popolazione locale veniva vista come “razza inferiore”, perchè miseri, perchè poveri, perchè non perfettamente cinesi Han.

I soldati erano poveri cristi raccattati dalle strade, intontiti da un addestramento machista, forzato, durissimo.

Quei soldati stuprarono perchè convinti di potersi vendicare, perchè non riuscirono a salvare quasi nessuno, perchè mancavano fondi e aiuti e, soprattutto, perchè impazziti dall’odio verso il genere femminile in toto.

Vi sembra esagerato?

Andiamo invece in Bosnia oppure che ne so..nella bella Abissinia.

Quella canzone che quel docente di musica ha voluto insegnare ai suoi giovani allievi, di cosa parlava secondo voi?

Durante il fascismo tantissime donne africane vennero stuprate da tanti soldati italiani. Le consideravano animali dalla forma umana, erano brune, nude, scalze, osavano istigarli ed erano, soprattutto, figlie del nemico. Il loro gesto implicava così una firma: te le stupro così tu soffri.

Stessa cosa durante le grandi battaglie Napoleoniche, dopo aver utilizzato bambini poveri come scudi umani, stupravano le donne dei villaggi che incontravano durante il loro tragitto. Non dovevano morire, no! Avrebbero dovuto partorire “sangue infetto”.

E cosa faceva i Nazisti alle donne italiane? Ve lo siete mai chiesto?

E i soldati americani?

Quando arrivarono sulle belle coste Siciliane, quante donne temevano lo stupro? Quante dovevano difendersi con i fucili? Quante invece furono stuprate in galera durante l’occupazione fascista?

E’ tipico di ogni guerra lo stupro per vendetta. Non si tratta di repressione sessuale o malattia mentale. Si parla di sfida, di marchio, sanno bene quegli uomini quanto faccia male un rapporto sessuale forzato, lo fanno per andare contro altri uomini, le donne valgono meno che zero, sono animali da parto e da monta.

Siamo ancora a questo?

Nel Mondo c’è ancora questo schifo, avete visto in Egitto? In Libia? In Palestina?

E quanti parlano di questo scempio Umano? Quanti giornali puntano il dito su una delle più gravi torture Umane della Storia?

Quanti dedicano spazi aperti a questo male?

Quanti se ne interessano?

In un Paese come il nostro che addita le prostitute, per poi riempirsi il cervello di sciocchezze protomaschiliste, convinti di essere invece progressisti, quanto si parla di Femminicidio, di stupro per vendetta? Quanto si parla delle Mondine ridotte alla schiavitù e stuprate dai padroni?

Quante donne si sono suicidate pur di non mandare avanti una gravidanza da stupro?

Se le contassimo forse vi rendereste davvero conto che noi donne siamo davvero la metà dimenticata.

 

I Manager dei poveri

 

Qualche giorno fa ascoltavo la radio, precisamente Radio3.

Si parlava di lavoro e precariato.

Una donna telefona durante la trasmissione e afferma con tono fiero e sprezzante di essere la dirigente della filiale italiana di un’azienda di informatica francese.

Le sue parole sono state le seguenti ” Trovo difficoltà ad assumere italiani, perché presentano un gap culturale immenso. Non conoscono l’inglese, non sono flessibili. Noi crediamo molto nei giovani..investiamo su loro perché hanno la mente fresca, sono malleabili e possono essere plasmati seguendo l’evolversi aziendale. Ma non vogliono lavorare, non conoscono i sacrifici…ad esempio alle 18 già vanno via dall’ufficio e si lamentano delle troppe ore di lavoro”.

Avrei voluto telefonare a questa signora.

Avrei voluto dirle : stronza, brutta faccia di culo avvizzita dal sistema aziendale, testa di minchia che non sei altro.

Volete sapere dov’è il gap? Nel cervello di questa gente che DIRIGE intere aziende, addirittura FILIALI!

Persone che soffocano giovani italiani con paghe misere, contratti a tempo determinato pagati meno della metà di quanto valgono, ore e ore di straordinari non pagati, perchè è dovuto, e così sia.

Minacce psicologiche costanti: esci alle 18? Arrivano frecciatine dal capo o addirittura da quegli stessi colleghi sfruttati e ormai disillusi, anche loro parte integrante di quella macchina che è l’azienda.

Siutazioni fantozziane ma con laurea con lode.

L’ inglese? Quanti si pagano corsi su corsi per impararlo, lavoretti a Londra per imparare un po’ la lingua, per poi tornare in Italia ed essere trattati come cavie da laboratorio.

Esistono miriadi di laureati e laureandi perfettamente idonei ad un lavoro aziendale, conoscono anche 4 lingue, l’inglese lo masticano che è una bellezza. Eppure vengono relegati a ruoli da poco oppure li vedi accalcarsi in ufficetti polverosi, svolgendo lavori inutili sottopagati o gratuitamente. Quei famosi stages che tanto fanno arricchire le piccole imprese, quei fondi Statali rubati da persone come quella stronza che ha telefonato.

Questo tipo di persone, passa tutto il tempo a farsi il sedere su cose assolutamente inutili, hanno sulle loro spalle enormi responsabilità ed i loro superiori delegano loro talmente tante cose, da doparli di lavoro.

I workaholic-manager pronti a sputare su chi dipende da loro ma sempre felici di leccare culi a clienti e/o superiori.

Sono anche loro schiavi di tutta una rete di mercato creata ad hoc per produrre molto, rivendendo a poco.

Non potendo permettersi un trasferimento in Bulgario o in Cina, trattano gli italiani come sottoprodotti.

Le statistiche parlano di mancanza di lavoro. Pensate a quante persone hanno contratti fasulli.

Se solo facessero controlli a tappeto, vi renderete conto di ben altre realtà! Lavoro sì ma pagato pochissimo.Part time? Nei tuoi sogni!

Stagisti laureati in biotecnologia, informatica, matematica, medicina, pagati come camerieri di un baretto di provincia.

300 euro sono già troppi. Alcuni vedono qualche soldo dopo 2 mesi di lavoro e dopo aver chiesto più e più volte al proprio superiore la paga mensile.

Elemosina per un lavoro svolto benissimo.

Quindi pregherei a quella donna da quattro euro di sciacquarsi la bocca prima di fare pompose repliche da consumatrice di martini e tailleur su misura.

Qui non siamo in stupidolandia, i giovani italiani sono grandiosi. Forse è anche per questo che scappiamo altrove, se non altro a fine mese sappiamo di ricevere una busta paga e non una faccia sbuffante e un “vedremo”.

 

Lo sfigato da film anni ’80? Non mi fa ridere.

Ricordate il classico personaggio da film anni ’80-’90 che di nascosto sogna acrobazie erotiche con donne favolose e, a lui, irraggiungibili?

Quelle donne favolose erano dipinte come streghe bellissime senza anima, cretine perlopiù e, spesso, mangiasoldi. Per giustificare un eventuale rifiuto.

E l’ossessione maniacale e un po’ perversa per la biancheria intima? Il feticcio onnipresente, lo stalking goffo.

Questa tipologia d’uomo è cresciuta ed è diventata adulta.

Una generazione di uomini italiani convinta di non riuscire a farcela con le donne perchè bruttini, perchè non abbastanza fighi, non abbastanza ricchi.

Immedesimandosi con le canzonette da quattro soldi degli 883, immedesimandosi nello scenario paninaro e nullafacente di una vasta gamma di giovani uomini ( e donne), privi di qualunque interesse verso il Mondo, la Cultura e la Politica.

Adesso sono arrivati agli over 30 e vorrebbero poter tornare indietro.

Continuano la loro strada adolescenziale nel corpo di un adulto, quindi…liberi di fare danni.

Quando la frustrazione dello sfigato però si tramuta in odio, allora la cosa si complica.

Trasformati in macchine da consumo facile ( porno, cibo ecc.), gli uomini italiani sono cresciuti frustrati, bamboccioni e poco inclini ad una reale evoluzione. A furia di inculcare questo modello agli uomini, dalla virilità alla sfigaggine, ecco che le menti meno brillanti e dal background sociale e culturale più degradato, si trasformano in violenti.

Allora compare la morbosità verso la donna bellissima, l’ invidia verso il Premier, l’odio verso quelle donne bellissime, rifattissime che incarnano alla perfezione l’ideale di attrice porno.

Tutto quel sesso ovunque che pian piano rende frustrati, deboli.

L’idea di dover fare sesso almeno tutti i giorni con la partner altrimenti…non è amore.

Il dover per forza eiaculare, sfogare, vincere. L’ orgasmo è diventato asettico, plastificato. Il sesso? Non è più una semplice connessione fatta di corpi, menti e desiderio. E’ un atto dovuto, da compiere meccanicamente. Una megasega.

Sono gli uomini-masturbo a vincere qui in Italia, a dettare legge, a compiere azioni fasciste e violente.

E sono ovunque. Non voglio fare la qulunquista per carità. Ma sono davvero O-V-U-N-Q-U-E!

Che abbiano valori elevati e democratici o bassi e conservatori, questa repressione da (ex?) sfigato persiste nella mente e nel corpo di tantissimi italiani.

Intanto noi ridacchiamo, ci immedesimiamo anche noi nella sfigataggine, ma lo facciamo in maniera autoironica e, forse, un po’ masochista-vittimista.

Se non siamo bonazze e se non riusciamo ad avere tanti partner, se non facciamo tanto sesso, sempre e comunque, anche noi donne ci releghiamo nella sezione “sfigate”, per poi trasformarci in perfette geishe o mammine quando capitiamo con l’italiota di turno.

Quante giovani donne rinunciano a se stesse per un briciolo di fidanzamento, per un uomo accanto. E non per amore ma, sempre, per questo epitaffio crudele ” SFIGA”.

L’ Italia va così avanti con questo scempio che sono stati gli anni ’80-’90 italiani. Una melassa, un blob informe di stupidi stereotipi che ancora ci portiamo addosso.

Pieni di cicatrici andiamo avanti iperdeboli, insicuri. Siamo una generazione adulta ma a 30’anni, siamo davvero cresciuti?

Ci riteniamo davvero capaci di cambiare le cose?

Non basta manifestare o agire con qualche azione sociale. La vera rivoluzione dovrebbe partire da noi.

Dalle nostre vite, dalle nostre scelte.

La vera rivoluzione sarebbe quella di crescere una buona volta, mostrarsi al Mondo per quello che si è e non per quello che vorremmo essere.

Accettare gli altri per i loro difetti e i loro pregi, senza pretendere cambiamenti radicali.

La staticità italiana della nostra generazione mi fa capire che in questo Paese per quanto si faccia e si dica, si rimarrà sempre indietro.

Pronti a colpire il nemico e a dire la nostra, a gridarla anche ma dentro c’è sempre quel velo di insicurezza, quell’ ansia da prestazione sociale che affligge tanti di noi.

Non c’è reale comprensione per i problemi altrui, si  dialoga giudicando l’altro, si invadono gli spazi altrui senza chiedere mai il permesso, senza bussare mai.

Una crociffisione di chi invece vuole evolversi.

In questo frangente le donne sono le più colpite e non perchè sono Femminista ( e felice di esserlo). No.

Perchè le donne sono portate fin da piccole a dover dare e fare sempre di più, aspettandosi però sempre meno.

Siamo in continua competizione con noi stesse e le altre. Anche questo fa male, anche il non capire quanto valiamo davvero è deleterio.

Noi quando facciamo, veniamo vessate, calpestate, sottomesse.

Dobbiamo sempre difenderci con i denti e con le unghie e non tutte sopravvivono. Tante si lasciano andare, sconfitte, esauste.

La prima cosa da fare è saper dire di no. Sapersi difendere DAVVERO e riunciare ad una persona se questa si comporta male con noi.

Non è normale tutta questa ossessione morbosa verso il proprio Ego, non trovo normale gli italiani, sempre in prima linea per i PROPRI principi, spacciati per comuni, oggettivi, Universali.

Le donne italiane si stanno svegliando? Vi state svegliando amiche? Sorelle?

Siete capaci di dire ” Io mi amo”? Siete capaci di essere critiche con voi senza flaggellarvi in continuazione?

Io mi sto ponendo queste domande, sto facendo la mia rivoluzione. E voi?

 

RIPRENDIAMOCI LA NOTTE: CORTEO DONNE @NAPOLI 7 MARZO 2011

Ora
Domani alle 20.30 – martedì alle 0.00

Luogo
street 

calata trinità maggiore (oddò sta o SKA)
Napoli, Italy

IL 7 MARZO VIENI A “PASSEGGIO” CON NOI!
VOGLIAMO RI-SCRIVERE LA CITTA’ CON LE NOSTRE PAROLE, RACCONTARCI E NON FARCI RACCONTARE, PRENDERCI UN MOMENTO DI SOCIALITA’ TRA DONNE, FEMMINISTE E LESBICHE

…INCONTRIAMOCI ALLE 20:30 (A CALATA TRINITAì MAGG. FUORI ALLO SKA) …TU PORTA CARTA, DISEGNI, COLORI, TRUCCO, VINO E …na manat e curiandol!
NOI CI METTIAMO LA COLLA E TUTTO QUELLO CHE SERVE PER LASCIARE I NOSTRI MESSAGGI X LA CITTA’.
ATTRAVERSEREMO LE STRADE DI NAPOLI…INDECOROSE E LIBERE!!!

Riprendiamoci la notte, la città, la socialità…e tutto quello che vorrebbero toglierci!!!!

Ogni anno…l’8 marzo. Nei locali tornano gli spogliarellisti, sulle scrivanie fioriscono le mimose, le donne si scambiano gli “auguri”, le mamme non fanno le pulizie, nei ristoranti si preparano menù speciali,… ma intanto:

-nel 2010 sono state 127, il 6,7% in più rispetto all’anno precedente, le donne uccise in Italia. La maggior parte delle vittime sono donne italiane (78%), così come la maggior parte degli uomini che le hanno uccise (79%). Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di mariti (22%), compagni, conviventi (9%) o ex (23%), ma anche figli (11%) e padri (2%);

– sempre in riferimento all’Italia, fra il 10 e il 13% della popolazione femminile vive in una condizione di povertà estrema, il 40% di queste donne ha un’età compresa fra i 19 e i 24 anni. La crisi spedisce le donne nel ghetto: oltre 104.000 donne sono state tagliate fuori dall’industria negli ultimi 24 mesi. Il 54% dei lavoratori subordinati sono donne: a loro sono delegate mansioni sempre più marginali nell’organizzazione del lavoro e sono le prime ad essere espulse dai processi produttivi. Stato, famiglia e società scaricano sulle donne i costi principali della crisi;

-il 59% dei ginecologi italiani attivi in strutture che effettuano l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) è obiettore di coscienza. Questo significa che ci sono medici che, con presunti “scrupoli di coscienza” (salvo poi trovarceli nelle strutture private a fare le stesse cose!), negano di fatto ad una donna il diritto di decidere liberamente del proprio corpo interrompendo, se crede, una gravidanza indesiderata, gratuitamente e nelle strutture pubbliche. Obiettori possono dichiararsi anche infermieri, anestesisti, barellieri, fino al punto di bloccare completamente un reparto ospedaliero, rischiando anche di mettere in pericolo la vita della paziente. Oggi la questione diventa ancora più preoccupante, visto che l’obiezione rischia di estendersi anche all’ordine dei farmacisti rispetto alla vendita della “pillola del giorno dopo”;

-tutte le leggi e i provvedimenti approvati di recente (accordo Marchionne, legge Gelmini, misure anti-crisi, tagli ai servizi sociali..) rappresentano per le donne un doppio attacco alla propria autonomia e libertà. Venendo a mancare tutti quei servizi di cui il pubblico dovrebbe farsi carico le donne sono costrette a svolgere il ruolo di ammortizzatore sociale, venendo di fatto richiuse in casa!

– il corpo della donna è oramai ridotto ad un vuoto contenitore. Usato nudo e provocante per riempire manifesti pubblicitari di ogni tipo di prodotto, umiliato e svilito come merce di scambio, riempito come incubatrice perché “generatore di vita”, anche se chi si spende tanto per difenderla, la vita, di quella delle donne prima di tutto non si interessa poi molto.

E intanto ci dicono che noi siamo l’altra metà del cielo, una componente fondamentale della società, il perno della famiglia, il soggetto da proteggere e tutelare. Riferendosi ad una nostra presunta debolezza, sui nostri corpi e sulle nostre scelte si costruiscono, nostro malgrado, leggi speciali, pacchetti sicurezza, mostri alieni (come i migranti) da sconfiggere per rendere le strade (e quindi le nostre vite) più sicure. Riempiono le città di esercito, polizia e carabinieri, rendendo i nostri cammini ancora più impervi senza di fatto risolvere il problema. Le violenze di ogni tipo che una donna può subire passeggiando di notte in una città non saranno certo superati da più controllo e repressione! Ci vogliono spaventate, ci hanno tolto il piacere di vivere liberamente la notte senza un “valido accompagnatore” che ci protegga. Ma noi NON ABBIAMO PAURA! Rivendichiamo ancora una volta il diritto di passeggiare libere anche di notte…e lo facciamo anche quest’anno!

le donne del SE NON -SEMPRE- QUANDO???!!!

SCARICA E DIFFONDI IL MANIFESTO!

Da Sud De Genere: Comunicato stampa e richiesta sottoscrizione.

Vignetta @Val

“” Una scelta assai discutibile dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro per l’8 Marzo.

Che significato ha, oggi, celebrare l’8 Marzo ?
E’ trascorso più di un secolo dall’assassinio di 129 operaie nella fabbrica tessile di New York, morte d’asfissia, intrappolate in uno spazio che avrebbe dovuto garantire loro la vita. Ogni mattina si recavano in quella fabbrica perché il “lavoro” avrebbe dovuto emanciparle, riscattarle e invece il tempo trascorso fra macchinari e “alienazione” diviene tempo di morte, tempo che opprime, che soffoca persino il desiderio di maternità. Sono negati infatti gli spazi e i tempi per le lavoratrici madri che, insieme a tutte le altre donne, decidono di rivendicare.
E’ proprio allora che la disumanità si esplicita e lo sciopero delle operaie viene stritolato fra le fiamme di un incendio che le tiene tutte intrappolate e poi le uccide.
Quelle donne rivendicavano il diritto di lavorare e di diventare madri, di occuparsi dei propri bambini e di autodeterminare i tempi della maternità, quelle donne vengono uccise perché la società maschilista di allora negava alle donne il potere dell’autodeterminazione.
Fu allora che l’Onu e il mondo si accorsero che le donne facevano i bambini, fu allora che si comprese il senso della lotta di quelle operaie.
Celebrare l’8 Marzo a distanza di 100 anni ha senso eccome, soprattutto qui, soprattutto ora. A Catanzaro, unica città italiana nella quale Assessore provinciale alle Pari Opportunità è un uomo. Ricordiamo a chi legge che l’esigenza della nascita delle commissioni per le pari opportunità è datata 1984 perché sia consentita la reale applicazione dell’articolo 3 della Costituzione Italiana sulla non discriminazione delle donne.
Accade che il Comitato Pari Opportunità dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro promuova per l’8 Marzo un’iniziativa, un concerto presso il Teatro Politeama, i cui proventi saranno destinati ad un Centro inserito a livello nazionale nel “Movimento italiano per la Vita”, organizzazione che contrasta apertamente, e spesso con modalità aggressive e violente, l’applicazione di una legge dello Stato che laicamente garantisce il diritto alla scelta per una maternità libera e responsabile.
L’iniziativa, dicono, è contro ogni forma di violenza sulle donne.
Ma non è forse una forma di violenza, questa?

[Continua…]

Mi fate vomitare 150 volte

Sono diventata egoista, ma di quelle buone. Come le streghe del Mago di Oz.

Non sento più l’esigenza di confrontarmi anche con chi spara stronzate a vanvera su tutto: dalla razza all’identita Nazionale.

Contro chi ha studiato poco e malissimo, chi non ha approfondito e ora, da adulto, si fa una cultura su wikipedia e youtube e mai sugli archivi storici, nei Musei.

Un dipinto puo’ insegnare molto più di qualche artistoide moderno che spara canzoni gravi su foto prese a caso con elementi sparsi e mal scritti.

Mi fate veramente schifo e non mi vergogno di essere italiana perchè io, italiana, non mi sono mai sentita.

Posso provare nostalgia per le mie radici culturali, per come sono cresciuta, per le mie esperienze in questo Paese ma non ho mai sentito in me l’accerchiamento in confini.

Non credo inoltre che Garibaldi sia paragonabile a Hitler come una marea di gente che si dichiara apertamente contro l’attuale Premier, afferma a gran voce.

Credo che l’ Italia prima della grande unione vivesse un continuo stupro e sì..a me re e regine mi fanno schifo.

Il Sud è stato massacrato, soprattutto da affarri illeciti e dagli inglesi.

Provate a rileggere quei bei romanzi inglesi di fine ‘800 e guardate un po’ chi possedeva terre , case e ville.

C’erano i conti, i baronetti e le case di vacanza, tenute chiuse per mesi e riutilizzate per quegli uomini pronti a fare affari d’oro nei porti italiani.

Rileggete bene le testimonianze delle persone di quell’epoca.

La storia non la fa youtube ma la gente.

Consiglio il libro di Umberto Eco, ” Il cimitero di Praga”.

Perchè credo che ritroverete molte frasi che voi tanto amate, molti epiteti razzisti usati per davvero da personaggi dell’epoca.

Ritroverete voi stessi, voi che sputate sulla lega ma che fate il loro stesso gioco.

Lottate contro il Federalismo invece di lottare contro Garibaldi.

Che sta in un cimitero, voi siete vivi.